Una storia infinita quella dei lavori della nuova palazzina degli Uffici del quartiere fieristico di Foggia, con annesso parcheggio interrato per oltre 700 auto e accesso per visitatori lato corso del Mezzogiorno. Dopo che per otto anni ci sono state cause e appelli fino ad arrivare alla sentenza del Consiglio di Stato che ha determinato l’affidamento ad un raggruppamento di imprese (investimento iniziale di oltre 17milioni e 250mila euro, fondi statali gestiti dalla Regione). Lavori che hanno subito avuto avvio prima della pandemia e che avrebbero dovuto essere completati entro la fine del 2022, cercando di consentire la riapertura dell’ingresso monumentale con la Fiera Internazionale dell’Agricoltura. Ma così non è stato, anzi. Secondo alcune informazioni siamo ad oltre il 90% dell’esecuzione dei lavori previsti ma, al momento, tutto è fermo. Almeno fino ad oggi, perché nei mesi passati era stato chiesto un prolungamento della scadenza dei termini a causa del Covid dovuto alla difficoltà di reperimento materiali e le conosciute conseguenze sanitarie. La situazione potrebbe, comunque, sbloccarsi attraverso anche l’impegno del Segretario Generale dell’Ente Fiere di Foggia, Raimondo Ursitti, che potrebbe ricevere la comunicazione di accettazione del cambio di data di scadenza della consegna dei lavori ordinando, di conseguenza, alle imprese il completamento della struttura. Quindi, volendo fare previsioni ottimistiche, i lavori potrebbero riprendere a settembre e in un paio di mesi tutto dovrebbe essere pronto. Una buona notizia che si aggiunge a quella dei nuovi lavori che partiranno con la ripresa di quelli di corso del Mezzogiorno e che riguarderanno invece questioni di rete fognaria, asfalto e muro di cinta del lato del parco Campi DIomedei dove verrà realizzato un ponte. Durata dei lavori circa 1 anno.