Una lettera lunga, dura, che porta a fare delle riflessioni sull’attuale situazione dei voli aerei dall’aeroporto Gino Lisa di Foggia. Ad invire questo messaggio è il Presidente del Comitato “Vola Gino Lisa” Maurizio Gargiulo. Ecco la nota integrale.
“Finalmente da qualche giorno sono in vendita i biglietti dei voli per la stagione invernale con la conferma delle tre destinazioni nazionali di Milano Linate, di Bergamo Orio e di Torino Caselle. È noto, ma lo ricordiamo ai più disattenti, che questo Comitato aveva scritto l’11 settembre al Presidente di Aeroporti di Puglia S.p.A., Antonio Vasile, e al Vice Presidente, Raffaele Piemontese, una semplice lettera per evidenziare come il ritardo nella pubblicazione del piano voli invernale stava compromettendo seriamente il buon risultato estivo, precludendo ai tanti la possibilità di poter organizzare, per tempo, i propri viaggi per le note destinazioni, in particolare per il periodo di novembre e di dicembre. Nonostante la risentita risposta ricevuta il 19.09.2024 da Aeroporti di Puglia, a firma del Presidente Vasile, assolutamente non rispettosa, a nostro modo di vedere, del ruolo civico di questa associazione, siamo oggi un po’ più sereni alla luce anche delle dichiarazioni che lo stesso Presidente sta rilasciando in queste ore alle varie testate giornalistiche locali, compresa una possibile tratta per l’Europa centrale e qualche altra rotta nazionale. Avere Milano Linate tutta la settimana è senza ombra di dubbio un’ottima notizia. Sapere che Linate è ormai una certezza per il futuro del Gino Lisa, a prescindere dalla compagnia, non può che essere considerato un grande risultato raggiunto. Allora cosa ci preoccupa? Restiamo preoccupati per i tempi necessari per l’inizio e la conclusione dei lavori programmati per il restyling dell’aerostazione e dell’ampliamento e livellamento del piazzale di parcheggio dei velivoli. Preoccupazioni oggetto anche questo della lettera al Presidente Vasile. Non dobbiamo ricordare noi ad Aeroporti di Puglia S.p.A. quanto tempo è passato per avere un allungamento di 400 metri di pista considerato poi che è anche passato già un anno da quella conferenza stampa in aeroporto. Ovviamente, nonostante i nostri continui solleciti ad Aeroporti di Puglia S.p.A. e alla Regione Puglia sull’esigenza di avere al più presto il piano voli invernale, non ci uniamo ai cori manifestati, quasi ad unanimità, dalla politica nazionale, regionale e locale perché una ripartenza in ritardo resta, lo ribadiamo anche ai più sordi, una ripartenza in ritardo. Speriamo, e lo diciamo oggi, che tale ritardo abbia provocato un danno minimo, di cui, comunque, poi qualcuno dovrà farsi carico senza indirizzare il dito verso il territorio. Inoltre abbiamo molte perplessità sul taglio dei voli per Milano Malpensa, che bene aveva fatto questa estate dal punto di vista dell’incoming. Capiamo, ma fino a un certo punto, che nel nuovo piano, con un solo aereo, si sia dovuto scegliere tra Orio al Serio e Milano Malpensa; non riusciamo in merito a trovare altre spiegazioni alla luce dei numeri di passeggeri fatti proprio in questi mesi sull’importantissimo scalo internazionale. Temiamo che si stia rifacendo lo stesso errore che si fece a suo tempo per Torino quando fu cancellato il volo ed introdotta la rotta per Bergamo. Anche allora avevamo ragione (da soli visto che altrove si parlava di sostituzione fattibile anche per raggiungere Torino). A distanza di due anni perché dunque chiudere la rotta per Malpensa? A distanza di due anni perché dunque chiudere la rotta per Malpensa? Nel chiaro rispetto delle strategie messe in atto dal gestore e dalla compagnia, noi avanziamo delle perplessità, motivate e che come tali vanno rispettate, non viste nuovamente come un’azione di lesa maestà o come un’azione di interferenza su un’azione programmata da un importante management. Purtroppo in passato si è sbagliato e raccogliere le sensazioni di un territorio non è mai, al contrario, sbagliato. La cancellazione di Torino dovrebbe aver insegnato qualcosa. Non apprezziamo, altresì, e lo diciamo molto chiaramente e serenamente, l’atteggiamento tenuto da chi avrebbe potuto e dovuto, per il ruolo politico ed istituzionale, avere ben altra solidarietà con i cittadini, foggiani e non, a fronte della risposta confezionata formalmente a questo Comitato e nota perché destinataria, per conoscenza, della stessa missiva. Non crediamo che sia corretto rispondere ad un Comitato civico in questo modo. Comitato che ha manifestato, ripetiamo, in maniera legittima, nel suo umile ruolo, perplessità sui tempi di programmazione e su altre criticità che, a vedere di questo Comitato, persistono. Risposta, quella del Presidente Vasile, che sostanzialmente non ci ha rassicurato, limitandosi ad un mero rimprovero per l’ennesima interferenza di questa associazione con appellativi che feriscono il nostro ruolo storico; comitato che da oltre 11 anni combatte ed è da tutti riconosciuto come più che apprezzabile, come anche più volte affermato dallo stesso Vice Presidente della Regione Puglia, Piemontese nelle occasioni di pubblico confronto. Associazione che ha, per statuto, il compito di mantenere sempre alta l’attenzione sullo sviluppo di uno scalo. Aeroporto che, almeno ad oggi, lo diciamo a chi fa proclami vittoriosi, creando anche qualche confusione sul concetto di continuità territoriale (che non può essere identificato con il solo collegamento con Linate, ma anche con un iter di sostegno economico delle tratte permettendo prezzi contenuti e a buon mercato), vola su tre e diciamo solo tre rotte nazionali, restando non operativo per diverse ore, tanto da non sembrare un vero aeroporto. Alle preoccupazioni del Presidente Vasile, sul distaccamento dei Vigili del Fuoco, questo Comitato, da tempo, si sta portando avanti con le opportune sollecitazioni alla politica nazionale. Distaccamento che è oggi un obiettivo primario anche per questo Comitato specie se, così come affermato più volte dal Presidente Vasile, permetterà il transito di aerei di maggiori dimensioni e capacità. Ma restiamo altresì fedeli, almeno noi, al nostro progetto di “Vola Freccia” che, come noto ai più, prevedeva un ulteriore potenziamento della pista di volo in testata sud. Progetto sostenuto da tanti in passato (oggi forse qualcuno sta facendo qualche passo indietro). E a loro, oggi, ci rivolgiamo perché si rimanga uniti nel portare avanti, in ogni sede istituzionale, quelle ragioni messe nero su bianco su un progetto che non era fantascienza ma necessità di far fronte ad un futuro più sereno per uno scalo che ha ancora criticità sulla pista di volo. Abbiamo atteso fino ad oggi prima di rappresentare all’opinione pubblica e soprattutto ai nostri associati sparsi sul territorio nazionale, questo nostro dispiacere e lo abbiamo fatto solo perché almeno sappiamo finalmente che c’è un piano invernale, con Linate certamente capace di addolcire un po’ il nostro umore che, onestamente, da qualche giorno, è al limite del civilmente accettabile, tanto per richiamare, in senso lato, qualche espressione assolutamente fuori luogo e che, per il rispetto che si deve ai nostri associati, reputiamo inopportuna”.