La Consulta Provinciale per la Legalità, costituita dalla Provincia di Foggia, con l’intento di sostenere le azioni di contrasto messe in atto da altri Enti ed Associazioni alla criminalità organizzata e ai comportamenti mafiosi, ritenendo indispensabile procedere in un’ottica di rete ed in maniera condivisa, presenterà Martedì 8 ottobre, alle ore 17,00, presso la Sala Giunta di Palazzo Dogana, la Carta Anticorruzione di Avviso Pubblico, l’Associazione degli enti locali antimafia presieduta da Roberto Montà.
L’adesione al codice etico proposto da Avviso Pubblico resta volontaria e pubblica e la sua sottoscrizione può avvenire sia a livello individuale che collettivo (giunte, consigli, candidati alle elezioni o già eletti, ecc…).
L’auspicio, ribadisce il presidente della Consulta Provinciale per la Legalità Nobiletti, nell’invito inoltrato a tutti i Sindaci e le Sindache, è quello di far sottoscrivere la Carta di Avviso Pubblico ad Amministratori locali come impegno verso i propri concittadini ed elettori.
All’incontro interverranno:
Giuseppe La Porta, Consulta provinciale per la Legalità;
Giuseppe Nobiletti, presidente della Consulta e della Provincia di Foggia;
Michele Bisceglia, coordinatore provinciale di Avviso Pubblico e sindaco di Mattinata;
Pierpaolo D’Arienzo, coordinatore regionale di Avviso Pubblico e sindaco di Monte Sant’Angelo;
Angela Procaccino, docente di Diritto processuale penale UNIFG: “La cornice giuridica della Carta di Avviso Pubblico”.
La Carta di Avviso Pubblico nel gennaio 2023 è stata riconosciuta ufficialmente come “buona pratica” italiana anticorruzione ed è stata inserita nell’Handbook of anticorruption best practices della Commissione Europea, accanto ad altri 26 strumenti – uno per ciascun paese dell’Unione – di contrasto del malaffare politico-amministrativo.
Avviso Pubblico è una rete di Enti Locali di schieramenti politici diversi, che operano per prevenire e contrastare mafie e corruzione. Dal 1996 l’Associazione si impegna nel formare, informare e sostenere gli Amministratori Locali che lavorano per una società piú giusta. Dal 2012 ha concepito la Carta come un codice etico da proporre agli amministratori e alle amministratrici locali per una politica trasparente, credibile e responsabile.
La Carta può essere uno strumento da cui trarre spunto per redigere un documento che un organo politico collegiale ritiene più conforme alle proprie esigenze e sensibilità.