Quindici minuti giocati in modo perfetto, poi la sciocchezza di Di Noia che si fa espellere per aver detto qualcosa di troppo all’arbitro complicando la partita. Il Foggia torna a casa a mani vuote dopo aver giocato per oltre settanta minuti in inferiorità numerica, con l’arbitro pronto ad estrarre il cartellino rosso diretto distruggendo le ambizioni di una squadra che stava cercando di ristabilire un equilibrio psicologico recuperando un po’ di entusiamo. Cosa si può dire contro questi ragazzi scesi in campo a Giugliano? Hanno retto fin che è stato possibile. Forse andava ricostruito un centrocampo capace di spezzare il gioco avversario, forse bisognava non farsi schiacciare, forse… Troppi forse che suonano come attenuanti. Ma quel che conta sono i punti in una classifica che comincia davvero a fare paura.
La cronaca. I rossoneri vanno in vantaggio alla prima vera occasione da rete. 8′ Affondo di Millico sulla sinistra, palla in mezzo che diventa un assist imperdibile per Embalo che deve solo infilare la porta difesa da Russo. Il Foggia continua a premere mettendo in difficoltà il Giugliano che non riesce ad arginare le incursioni di Millico e Tonin. 17′ La risposta del Giugliano arriva da una conclusione di De Sena dopo una buona triangolazione in avanti. 18′ Di Noia viene espulso dopo aver protestato con l’arbitro per l’ammonizione avuta per aver commesso un fallo in zona difensiva. 24′ Ancora conclusione ravvicinata di De Sena, palla di poco a lato. 26′ Ci prova Gladestony ad impensierire Nobile , tiro da dimenticare. 31′ Azione fotocopia al vantaggio rossonero, con Millico che mette in mezzo per Embalo, la sua conclusione però viene murata da un difensore mettendo in angolo. 36′ Pareggio del Giugliano. Ciuferri batte al volo mettendo il pallone nell’angolo irraggiungibile per Nobile. 36′ Tiro di Marino, a lato. 39′ Conclusione di Oviszach, di poco fuori. 43′ Nobile para in due tempi un tiro velenoso di De Sena. Il primo tempo si chiude con tre minuti di recupero. 47′ Secondo tempo che si apre con una ghiotta occasione per Ciuferri che trova una buona corsia in area di rigore ma il suo diagonale finisce di poco fuori. Il Foggia prova a venire fuori dalla pressione dei padroni di casa con ripartenze veloci di Marino che cerca di innescare Tonin ed Embalo. 63′ Gladestony dalla destra fa partire un tiro che finisce sull’esterno della rete, creando l’illusione della rete. Trascorrono minuti ed il Foggia cerca il più possibile di gestire palloni difendendosi in modo ordinato. 81′ Calcio d’angolo per il Giugliano, palla che attraversa tutta l’area di rigore dove sbuca Sorrentino, appena entrato in campo, che di testa mette in rete per il vantaggio dei padroni di casa. 85′ Crolla il Foggia con la rete ancora di Sorrentino che replica in rete a porta sguarnita per una doppietta a tempi di record. 91′ Nobile esce dall’area di rigore, controlla male il pallone e Balde è bravo a soffiarglielo spingendolo in rete per il 4a1. Al Foggia non resta che l’amarezza di averci provato a dare una sterzata a questo campionato, ma ancora una volta errori, sfortuna e crollo psicologico hanno avuto la meglio. E sabato prossimo i rossoneri dovranno affrontare allo Zaccheria un lanciatissimo Avellino.
Per chi non ha visto la partita il risultato sembrerebbe frutto una vittoria schiacciante del Giugliano, di un Foggia arrendevole, quasi inesistente. Invece, non è stato così. Almeno per ottanta minuti. La squadra di Coletti è scesa in campo per fare la partita sbloccando il risultato e proponendosi in zona tito diverse volte nel primo quarto di gara. La chiave della gara è stata l’espulsione di Di Noia, perno di centrocampo, uomo capace di creare interdizione. Cosa che non ha fatto Frigerio, che ci è sembrato già con i bagagli pronti. Effimera la sua presenza in campo, sembrava che girasse sul rettangolo di gioco alla ricerca di qualcosa che non ha trovato. A questo punto, chi non vuole vestire la maglia del Foggia deve meritarsela, altrimenti lasciasse la squadra.