Una notizia positiva che conferma come la Puglia sia sempre più attattiva e potrebbe esserlo ancora di più se i servizi offerti a turisti ed investitori fossero più equamente distribuiti nel resto della Regione. Il Presidente di Aeroporti di Puglia ha reso noto nelle ultime ore che gli aeroporti pugliesi nella giornata di ieri hanno superato i 40 mila passeggeri in 24 ore con 250 movimenti tra arrivi e partenze tra Bari, Brindisi e Foggia. Si, anche Foggia fa parte di questo traguardo, anche se il “Gino Lisa” vale meno dell’1%. I figli poveri del trasporto aereo della Puglia, con lo scalo foggiano che doveva essere la base operativa degli aerei della Protezione Civile, che bisognava incentivare l’arrivo di nuove compagnie aeree per garantire più collegamenti anche all’estero, che dovevano esserci le imprese locali pronte ad investire e sostenere iniziative comuni per raggiungere questo traguardo. Ma se il Presidente Antonio Maria Vasile si sente gratificato da questo traguardo sostenendo che si tratta di una conseguenza legata alla destagionalizzazione dell’offerta, a Foggia si vive nel silenzio o quasi (eccezione fatta per alcuni acuti dei movimenti nati per sostenere il Gino Lisa) forse dimenticando o facendo finta di non ricordarsi che il contratto con l’unico vettore che oggi offre alcuni collegamenti è destinato a concludersi e che fino ad oggi non è possibile sapere per il periodo autunno-inverno quali voli saranno garantiti. Prima di trovarsi l’ennesimo tonso per lo scalo foggiano sarebbe bene che le istituzioni si muovano.