Sono accusati di traffico di illecito di rifiuti (circa 6000 tonnellate) che dalla Campania venivano abbandonati nelle campagna del foggiano e della BAT da quella che gli inquirenti l’hanno definita una vera e propria organizzazione criminale. L’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri del Gruppo per la Tutela Ambientale e la Sicurezza Energetica di Napoli ha raggiunto alcuni imprenditori responsabili dei reati ambientali. Le accuse a vario titolo sono di traffico illecito di rifiuti e gestione illecita di rifiuti. Sono finiti ai domiciliari otto tra imprenditori e broker pugliesi e campani, mentre gli indagati in totale sono 17. Le indagini hanno permesso di “disarticolare un pericoloso sodalizio criminale” che si sviluppava con accordi tra imprenditori, broker intermediari e autotrasportatoi, resosi protagonista di diversi episodi di sversamento di rifiuti tra il 2020 e il 2021. Gli episodi hanno riguardato soprattutto le campagne dei comuni foggiani di Stornara e Stornarella, ma anche una cava in disuso a Minervino Murge (nella Bat) e un campo a San Martino in Pensilis, nel Molise. Una falsa documentazione indicante siti di destinazione inesistenti occultava lo smaltimento illegale di balle di rifiuti speciali e industriali. Durante le attività investigative sono stati sequestrati beni per 1,2 milioni di euro, anche una società di trasporti di Cerignola che aveva a disposizione 35 mezzi di trasporti e una cava in disuso a Minervino Murge.