Il Foggia cade anche a Caserta (2-1)

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La serata del “Pinto”, già alla vigilia, non lasciava dormire sonni tranquilli ai tifosi rossoneri che pure sono accorsi in trecento in Campania per sostenere Garattoni e compagni. E nella realtà si è subito rivelata una gara difficile con il Foggia mai in partita nel primo tempo con l’ennesima rivoluzione tattica di un tecnico che probabilmente anche a Caserta questa sera ha mandato in campo una formazione indecifrabile con Frigerio improvvisato trequartista e lasciando in panchina gli unici uomini di qualità di questa formazione ossia Peralta e Schenetti. Due calciatori regalati agli avversari che hanno gestito il match e l’avversario a proprio piacimento a cui si aggiungono le pessime prestazioni di tutti gli undici mandati in campo dal tecnico marchigiano. Nobile indeciso in entrambe le occasioni da gol della Casertana, Garattoni inguardabile, svogliato e sempre in ritardo su Tavernelli che, su quella fascia, ha fatto il bello e il cattivo tempo. I due centrali di difesa Carillo e Riccardi in affanno e ammoniti nel primo tempo. Martini, Vezzoni e Marino mai in partita. In avanti Tonin ed Embalo mai serviti, mai pericolosi. C’è poco da salvare in questa formazione andata in scena nei primi quarantacinque minuti del match ma non ce la sentiamo di salvare neanche la guida tecnica che ci ha messo molto di suo nella debacle di questa sera. Gli incidenti sugli spalti nell’intervallo del match sono il segnale della insoddisfazione del popolo rossonero che non gradisce lo spettacolo offerto e che vive la frustrazione e l’impotenza di chi non accetta certe prestazioni dei propri calciatori. Nella ripresa Cudini rinnega le sue stesse scelte di inizio gara e manda sul rettangolo di gioco sia Peralta che Schenetti che rilevano Marino, non in perfette condizioni, e un evanescente Embalo che continua a non dare il giusto apporto in fase di finalizzazione. Una ripresa che non ha detto assolutamente nulla in termini di emozioni e che è scivolata via per onor di firma e che si accesa solo nel finale per la rete di Schenetti che, guarda caso, è stato il migliore dei suoi in campo appena Cudini ha deciso di mandarlo sul rettangolo di gioco. Una sconfitta, la seconda consecutiva, che è figlia di una squadra ormai allo sbando e di un tecnico che probabilmente ha perso di mano il gruppo. A questo punto la palla passa alla Società che ha il dovere di dare una sterzata a questa stagione.

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